L'Adige 05-10-1999


Riuscito Concerto all'Auditorium del cantautore bolognese sempre fedele a se stesso

LOLLI conquista Lavis

In piedi a battere le mani cantando «Contessa»

LAVIS - Dopo la puntata primaverile a Caste Juval, Claudio Lolli è tornato in regione sabato in una serata organizzata dal Circolo Culturale "Musicandove" di Lavis presso l'auditorium. Il cantautore bolognese era accompagnato da Paolo Capodacqua, efficacissimo chitarrista che da qualche anno segue Lolli nei concerti in giro per la penisola. L'appuntamento di Lavis ha dato occasione di riascoltare quasi tre decenni di produzione musicale, stesa in una scaletta che alternava brani recenti con altri datati. Un esempio tra i tanti: "La ballata di Pinelli" (una singolare, coraggiosa interpretazione) messa a fianco di "Analfabetizzazione", dove Lolli evidenzia il rapporto fra realtà ed utopia elevando il significato di quest'ultima. L'intreccio fra storie private e collettive continua ad essere elemento essenziale di molte canzoni del cantautore bolognese, ma ciò che lo pone ad un gradino diverso rispetto a certa produzione è, oltre alla finezza dei testi, soprattutto il modo di raccontare. Lolli sente sulla pelle ciò che canta, e ne escono interpretazioni gonfie di sfaccettature e imprevedibili dinamiche emotive, dove momenti di rabbia composta  ma violentissima si trasformano in pensieri sussurrati quasi con pudore. Pressoché, piena la sala dell'Auditorium, con un pubblico che pareva in diretta telefonica con le canzoni. Al punto che i bis - richiestissimi - si sono conclusi con "Borghesia" e l'intera platea che ne cantava le strofe e batteva le mani a tempo.

F.T.